Da anni mi prometto di iniziare una rubrica sulle stranezze dei clienti visti da dietro il desk.
Lavorare in hotel è una cosa fantastica, il mondo viene da te, parli lingue diverse, conosci persone e culture differenti dalla tua. L’ abitudine dei cinesi del sud di sputare per terra, o il non poter rinunciare alle zuppe liofilizzate dei giapponesi, cetrioli o pomodori richiesti a colazione accompagnati dal cappuccino, perchè un po’ tutti vogliamo sentirti parte del luogo che visitiamo, ma senza perdere le nostre abitudini, mah.
Apri la porta e il vociferare con accenti diversi ti mette allegria, poi è bellissimo vedere il modo differente di sorridere.
Il tedesco o mantiene un sorriso perenne , generalmente accompagnato da gote rosse e fronte ustionata, oppure non sa nemmeno cosa significhi la parola sorridere e non accenna a muovere alcun muscolo e ti guarda come se tu fossi un robot capace di eseguire i suoi “ordini” leggendogli nel pensiero. Il francese è delicato, lo spagnolo spavaldo, lo svedese solenne ed elegante (quando è sobrio) lo svizzero ha denti di platino, l’americano chiede il wi-fi poi se tutto la bene ricomincia a respirare 🙂 Ultimamente non dicono nemmeno : “I’ve got a reservation”, ma con tono disperato/perentorio “wi-fi code,please!”Il giapponese, anzi le donne giapponesi, sono delicate, a volte si coprono il viso persino con le mani o il ventaglio. Poi ci sono i “benedetti “sud americani che hanno il sorriso nel sangue, non è vero che hanno il ballo, in verità secondo me hanno il sorriso, poi ballano di conseguenza. Non ho mai visto entrare in hotel un sud americano triste o aggressivo…che Dio benedica le persone che si ricordano di sorridere, perchè con diceva mia nonna “sorridi che la vita ti sorriderà”.
Perchè mia nonna, che ha la quinta elementare, è saggia, almeno quanto buddha che insegnava “quando sorridi, il tuo sorriso fa bene a te, ma anche a chi ti vede”ed è vero.
Insomma le stranezze dei clienti fanno parte della statistica e colorano le nostre giornate a volte di giallo a volte di nero, a volte di rosa a volte di mille colori, ma in ogni caso è sempre divertente scoprirle e confrontarsi con un mondo che forse in fondo non è tanto diverso dal nostro piccolo hotel.